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Intifāda

   Dall'arabo: انتفاضة "intervento","sussulto",è un termine arabo che vuol significare "rivolta".

E’ il nome con cui sono conosciute le rivolte arabe finalizzate a far cessare l'occupazione israeliana in Palestina iniziata nel 1967.

L'Intifāda è uno degli aspetti più significativi del conflitto israelo-palestinese.Estesa da Gaza alla Cisgiordania,fu caratterizzata da scioperi,dimostrazioni,scontri con le forze occupanti,azioni di disobbedienza civile.

1)L'Intifada delle pietre

La Prima intifada palestinese ebbe inizio nel dicembre del 1987.Nata come protesta spontanea contro le forze dell'ordine israeliane nei territori palestinesi,,assunse,poi,le caratteristiche e le  dimensioni di una vera e propria rivolta popolare,in cui furono coinvolti civili di entrambe le parti .

Le violenze e le proteste si svolgevano con il classico lancio di pietre contro le truppe israeliane,soprattutto da parte di palestinesi minorenni;ci furono molte uccisioni di manifestanti da parte delle truppe israeliane di occupazione che poi,trasformarono le loro reazioni nella pratica di spezzare a bastonate le braccia dei lanciatori di pietre.

Tali sommosse arrivarono ad un punto critico quando un camion militare israeliano travolse due taxi collettivi nel campo profughi di Jabaliya,uccidendo quattro palestinesi.

Gli Accordi di Oslo (agosto 1993) e la creazione dell'Autorità Nazionale Palestinese sono considerati come i termini della conclusione della prima intifada palestinese.

2)L'Intifada di Al-Aqsa

La Seconda intifada palestinese (nota anche come Intifāda di al-Aqsa) indica il violento riesplodere del confronto israelo-palestinese.

Il suo inizio è databile al 28 settembre 2000 quando l'allora capo dell'opposizione israeliana, Ariel Sharon, entrò nel complesso della Spianata delle moschee di Gerusalemme dove sorgono le due antiche moschee (al-Aqsa, terzo luogo santo dell’islam,e la Cupola della Roccia).La protesta,si trasformò in rivolta generalizzata contro l’occupazione israeliana e per l’indipendenza della Palestina,non risparmiando l’operato dello stesso presidente dell’Autorità nazionale della Palestina Yasser ‛Arafāt,accusato di poca democrazia interna oltre che di arrendevolezza verso Israele.A differenza della prima, l’intifada di al-Aqā ha visto un largo impiego delle armi da fuoco e il ricorso ad attentati e attacchi suicidi contro obiettivi civili e militari, con molti morti tra la popolazione israeliana.

Gli attentati terroristici avvenuti a Gerusalemme e in altre parti del paese nei mesi di novembre e dicembre 2014,vengono ritenuti da alcuni come l'inizio di una possibile terza Intifada.

 Nonostante non sia ancora dichiarata come tale,è evidente che gruppi terroristici,come per esempio Hamas proclamano tali atti deliberati di violenza,sostenendo che sia una forma legittima di protesta nei confronti dello stato d'Israele.

3)L'Intifada dei coltelli

Dai primi di ottobre 2015 scoppiò una nuova ondata di violenza rinominata "l'intifada dei coltelli",per il fatto che la maggior parte degli attacchi furono perpetrati con armi da taglio da parte di singoli palestinesi contro i militari israeliani.

 I sostenitori di tali attacchi incoraggiano il proseguimento della lotta armata contro i militari israeliani,affermando che essa ha lo scopo di promuovere la question e palestinese.